Quattro delibere per un altro modello di città
Quattro delibere di iniziativa popolare promosse da associazioni, comitati e spazi sociali per costruire un altro modello di città. Acqua bene comune, uso sociale del patrimonio immobiliare abbandonato, scuola pubblica e finanza sociale per liberare Roma dalla crisi.
Quattro proposte, nate dal basso, frutto dell’attivazione e della partecipazione dei cittadini, indicano una riposta collettiva alla crisi. Quattro i temi affrontati: la ripubblicizzazione dell’acqua dando effettiva realizzazione al referendum da anni tradito, il recupero e l’utilizzo a fini sociali del patrimonio pubblico e privato abbandonato, la finanza sociale e la difesa e valorizzazione della scuola pubblica.
La connessione tra queste delibere disegna un diverso modello di città, che ha come priorità la drammaticità delle condizioni sociali provocate dalla gestione iniqua della crisi, e apre a una prospettiva politica alternativa a quella del Salva Roma, dell’austerità e della privatizzazione.
Puoi firmare presso la Casa delle donne Lucha y Siesta
Via Lucio Sestio, 10
tutti i martedì dalle 18.30 alle 23.00
Scopri tutti i posti in cui è possibile firmare!
Edifici sfitti e invenduti, ex aree militari, vecchi cinema e teatri, terre incolte, casali ed ex fabbriche sono oggi orfane delle loro antiche funzioni e hanno davanti due futuri possibili: rinascere migliorando la qualità della vita dei nostri quartieri e diventare “patrimonio comune” oppure essere svendute dal Campidoglio e diventare un affare solo per le lobby finanziarie e immobiliari. Un bene di tutti è il bene di tutti. 1) La delibera valorizza il patrimonio comune 2) Per dare voce ai cittadini su come utilizzare il patrimonio abbandonatodeLiberiamo il patrimonio
Per l’uso sociale del patrimonio pubblico e privato in disuso, contro le speculazioni
Perchè firmare?
Ripubblicizziamo Acea, difendiamo il referendum! Nel 2011, 27 milioni di donne e uomini in Italia hanno votato per la gestione pubblica dell’acqua, tra questi oltre un milione di romani si sono pronunciati contro la privatizzazione dei servizi pubblici essenziali e nella stessa direzione va anche la recente Legge approvata nella Regione Lazio. La delibera cittadina d’iniziativa popolare spinge anche il Comune di Roma verso l’attuazione del voto referendario. L’acqua è un bene comune. 1) Per la ripubblicizzazione di ACEA ATO 2 Spa, l’azienda che gestisce il servizio idrico nella Provincia di Roma 2) Per la gestione pubblica, che consente di:deLiberiamo l’acqua
Perchè firmare?
deLiberiamo la scuola
Potenziamo la scuola pubblica
Nella nostra città i bambini che non trovano posto nella scuola pubblica dell’infanzia comunale e statale sono oltre 4.600. È un numero in crescita, che evidenzia l’inadeguatezza delle istituzioni a rispondere alla domanda sociale e che costringe le famiglie a rivolgersi alle scuole private, caratterizzate da progetti educativi che non garantiscono il pluralismo e la laicità dell’istruzione, e sono a pagamento.
Vogliamo scuola pubblica e di qualità.
Perchè firmare?
1) L’istruzione è un diritto garantito dalla Costituzione
La delibera chiede che sia garantito il diritto allo studio, a partire dalla scuola dell’infanzia, nelle strutture pubbliche, fino ad esaurimento della domanda, affinché il diritto all’istruzione continui ad essere fondato sul pluralismo, la laicità e la gratuità.
2) Fermiamo i finanziamenti alla scuola privata
La delibera impegna il Comune di Roma a non finanziare più le scuole dell’infanzia private e a destinare a quelle comunali tutte le risorse necessarie alla tutela di un diritto fondamentale.
La finanza speculativa, alleata delle politiche di austerità, spinge gli enti locali a tagliare servizi essenziali, privatizzare beni comuni ed erodere diritti. Così crescono solo povertà e disoccupazione. Ma non è questa l’unica finanza possibile. Per la finanza sociale. Contro le politiche di austerità. 1) Per un nuovo governo della città La delibera chiede al Consiglio Comune di Roma Capitale di rispettare i bisogni delle persone e non solo quelli delle banche e di escludere dal Patto di Stabilità tutti gli investimenti in merito a beni comuni e welfare locale. 2) Per dare spazio alla finanza pubblica La delibera chiede che il Consiglio Comunale di Roma Capitale faccia formale richiesta di modifica dello status giuridico e della funzione sociale di Cassa Depositi e Prestiti, che raccoglie i risparmi postali dei cittadini, perché sostenga a tassi agevolati gli investimenti degli enti locali.
per tutte le info: deLiberiamo la finanza
Per promuovere una nuova finanza sociale
Perchè firmare?